Utilizzare un diario per la glicemia
Si soffre di diabete. Questo significa che il corpo ha problemi a controllare lo zucchero nel sangue (glucosio). Controllare la glicemia come indicato dal medico per aiutare la persona a gestire il diabete. Tenere un diario della glicemia per avere un aiuto a monitorarla. È un modo semplice e facile di vedere se si riesce a tenere sotto controllo il proprio diabete.

Controllare la glicemia
Controllare la glicemia con un glucometro. Per prima cosa, lavarsi le mani per almeno 20 secondi e asciugarle. Quindi pungersi il lato del dito con una piccola lancetta o con un dispositivo dotato di una lancetta a molla per prelevare una gocciolina di sangue su una striscia reattiva.
Inserire prima la striscia nel dispositivo. Quindi, posizionare una goccia di sangue sulla punta della striscia. Il glucometro indica la glicemia del paziente. I valori dovrebbero restare all’interno dell’intervallo target il maggior numero di volte possibile. Questo significa né troppo alti né troppo bassi. Restare in questo intervallo aiuta a ridurre il rischio di problemi. Il medico può aiutare a individuare l’intervallo di valori più adatto per il paziente.
Alcuni glucometri consentono di effettuare il test in un’altra parte del corpo. Tuttavia, queste altri parti non devono essere utilizzate in alcuni casi perché non sono precise. Seguire le istruzioni del proprio glucometro. Parlare con il medico prima di utilizzare altre parti del corpo per la misurazione.
Monitoraggi continuo del glucosio (CGM)
Se si soffre di diabete di tipo 1 o tipo 2, il monitoraggio continuo del glucosio (CGM) potrebbe aiutare a gestire meglio la glicemia. Misura la glicemia per tutto il giorno e tutta la notte. Questo può aiutare a fare scelte migliori relativamente a cibo e attività fisica. Può aiutare con l’assunzione delle medicine. Può anche individuare tendenze che possono aiutare il medico a gestire meglio il diabete del paziente. CGM indica anche la percentuale di tempo in cui la glicemia è rimasta nell’intervallo normale. Dice anche quando è stata troppo alta o troppo bassa. Questo valore si chiama tempo nell’intervallo. Per la maggior parte delle persone l’obiettivo è il 70% e l’intervallo obiettivo è compreso tra 70 e 180 mg/dL. L’intervallo di una persona si basa sulla sua età e altri fattori.
Il medico può valutare il CGM se al paziente è stato appena diagnosticato il diabete e deve assumere l’insulina. È la soluzione migliore per le persone che devono tenere la glicemia sotto stretto controllo. Aiuta anche le persone che potrebbero non notare i sintomi di un calo di zuccheri nel sangue. Chiedere al medico se il CGM è adatto al proprio caso.
Sono disponibili vari dispositivi CGM. Sono approvati dalla FDA. Il medico dovrà prescrivere il dispositivo al paziente. Il dispositivo include un sensore, una trasmittente e un ricevitore o un monitor. Il sensore è un piccolo dispositivo inserito sotto la pelle. Misura la glicemia a intervalli di pochi minuti. La trasmittente invia i dati a un ricevitore. Può far parte di una pompa insulinica oppure essere un dispositivo separato. Può essere dotato di un allarme in modo da avvisare un’altra persona se la glicemia del paziente è troppo alta o troppo bassa.
Il livello di glicemia dovrà comunque essere controllato diverse volte al giorno con un glucometro standard per avere la certezza che i dati siano accurati. Il sensore sottocutaneo deve essere sostituito ogni 7-14 giorni. Almeno un modello utilizza un sensore impiantato sotto la pelle. Può funzionare fino a 180 giorni. I sensori impiantati sono inseriti e rimossi dal medico.
Monitoraggio dei valori
Inserire i valori nel proprio diario oppure utilizzare un’app online ogni volta che si misura la glicemia. Il proprio glucometro potrebbe anche avere una funzione di memoria. Il medico potrà controllare i dati in occasione della visita successiva. Il medico potrebbe inoltre chiedere al paziente di controllare la glicemia al mattino, prima di andare a letto, prima e dopo i pasti. Annotare tutti questi valori. Utilizzare il diario anche per annotare fattori che possono aver influenzato la glicemia. Alcuni esempi sono una malattia o la disidratazione. Può anche trattarsi dell’assunzione di certi farmaci, attività fisica, stress o il fatto di aver saltato i pasti.
Lezioni apprese dai propri valori
Monitorare la glicemia aiuta a vedere degli schemi. Indica al paziente il modo in cui le sue azioni influenzano la glicemia. Ad esempio, è possibile avere valori più elevati dopo aver mangiato alcuni alimenti. Oppure i valori potrebbero diminuire dopo l’attività fisica. Tutto questo aiuta il paziente a capire come rimanere nell’intervallo target.
Condividere il diario con il proprio team medico
Annotare le domande nel diario della glicemia. Portare il diario e il glucometro con sé a tutti gli appuntamenti. Questo può aiutare il team medico ad apportare modifiche al piano di cure, se necessario. Potrebbe trattarsi di cambiare la propria alimentazione, le medicine che si assumono o la quantità di attività fisica.
Per saperne di più
Le risorse indicate di seguito possono fornire ulteriori informazioni:
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Sito dell’associazione americana malati di diabete all’indirizzo www.diabetes.org oppure 800-342-2383
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Sito dell’istituto nazionale per la salute degli occhi all’indirizzo www.nei.nih.gov oppure 301-496-5248
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Sito della rete per la salute del sistema endocrino all’indirizzo www.hormone.org oppure 800-467-6663